I Campionati Mondiali di Sci

L'elaborazione dati

Per la prima volta fu istituito un sistema per l’elaborazione dei dati, che oggi ci fa sorridere, ma che ai tempi era un incredibile prodigio della tecnologia al servizio dello sport. Quello che oggi ci appare normale, per i Mondiali del 70 era una vera e propria innovazione: con uno scarto di pochissimi secondi giudici di gara, giornalisti e spettatori erano informati sul piazzamento provvisorio del concorrente. Il tutto era gestito da un cervellone elettronico (Siemens 4004) situato a Monaco di Baviera (a 280 km di distanza dal luogo di gara). Il collegamento avveniva tramite un ponte radio e linee via cavo, la trasmissione ai video terminali tramite modem per 100 bit/secondo. Nel momento in cui il concorrente passava il traguardo, il tempo effettuato ed il numero di partenza erano trasmessi a Monaco in forma digitale e per la prima volta on-line. Contemporaneamente i dati erano registrati su una telescrivente installata all’arrivo. Il computer di Monaco esaminava il numero di partenza, effettuava il controllo di plausibilità dei dati, attribuiva il nome al numero di partenza e calcolava il piazzamento provvisorio per poi rispedire tutto in Val Gardena, dove telescriventi situate nei punti nevralgici (sala stampa, ufficio gare, Rai, area arrivo) e monitor in tribuna stampa facevano conoscere i risultati quasi in diretta.