Steven Nyman: “Noi americani sapremo stupirvi ancora”
Un fisico d’acciaio, una grande sensibilità sugli sci e la classica faccia da ragazzo per bene. Steven Nyman ha (quasi) le doti tecniche del connazionale Bode Miller, ma certamente non la sua stessa spavalderia. “A Bode, che ha mugugnato in questi giorni per essere stato costretto a dormire in hotel, ho detto che almeno lui qui in val Gardena ha avuto una stanza molto più grande della mia. Magari avendo vinto, oggi, potrò avere presto anch’io qualche metro quadrato in più a disposizione nelle altre trasferte di Coppa del Mondo”.
In estate, quando faticava a trovare un main-sponsor , è andato su E-Bay alla ricerca di qualche marchio interessato a sostenerlo in Coppa del Mondo. “Più che altro si sono fatti avanti amici e familiari, ma il ritorno pubblicitario è stato davvero notevole sui mass-media anche in Europa”.
Sciare, per lui, è sempre stata la cosa più naturale del mondo: “Ho messo gli sci ai piedi quando avevo 2 anni e le montagne di Sundance, dove mio padre gestisce una scuola di sci, sono ancora quelle dove mi piace divertirmi di più. Certo, ho anche altre passioni, come lo skateboard, che ho un po’ accantonato . perché mi sono procurato un brutto infortunio ad una gamba”.
Qui, in val Gardena, ci ha messo un po’ a prendere confidenza con la pista. “Le prove, almeno all’inizio, non sono andate propriamente benissimo. Il secondo giorno ho mancato persino l’ingresso al Ciaslat. Nel Super-G di venerdì ho iniziato a sentirmi a mio agio e oggi nella libera ho letteralmente volato: testa e materiali erano in simbiosi”.
A proposito: quanto deve della sua vittoria all’ex skiman di Ghedina Leo Mussi: “Molto, nel senso che so di avere a disposizione uno dei migliori skiman sulla piazza. A proposito, in questi giorni ho sentito spesso Ghedina. E’ davvero un grande e la sua mancanza si avvertirà sicuramente nel Circo Bianco!