Ghedina: "Va bene anche la medaglia di legno"
"Sono sereno - ha commentato a caldo Ghedina - e soprattutto soddisfatto della mia prestazione, anche se devo ammettere che sentivo di poter vincere. Ho confermato di essere in costante progresso, il che mi fa ben speraresoprattutto in vista delle Olimpiadi, e di trovarmi a mio agio sulla Saslong".
Ritiene di essere stato penalizzato dall'abbassamento della zona di partenza? "Sicuramente non sono stato favorito: la discesa era più breve e le condizioni del tempo non proprio ottimali. Ho recuperato bene nella parte centrale, ma non è bastato per salire sul podio. Sono contento che abbia vinto Buechel, che quest'anno sta andando veramente forte, mentre il secondo posto di Walchhofer è una conferma. L'austriaco ha una massa muscolare che gli consente di fare linee che discesisti più leggeri, come me, non possono certo permettersi. Sono convinto che sentiremo parlare molto, in futuro, del canadese Guay che ha talento e la giusta cattiveria agonistica".
Che effetto le fa aver fatto la sua ultima discesa in carriera sulla Saslong? "C'è il rischio che mi scenda una lacrima, perchè a questa pista sono veramente legatissimo. Aldilà di tutto sono felice: la Saslong, in carriera, mi ha dato davvero molto".
Quando uscirà il suo libro? "Prestissimo. I miei tifosi potranno conoscere sia il Ghedina atleta che la mia vita privata. Mi sono fatto aiutare da un giornalista, perchè se l'avessi scritto io sarei ancora al primo capitolo. Vi invito a leggerlo".