Super G: parlano i protagonisti
Michael Walchhofer ha vinto il Super G in grande stile. Ecco le parole del vincitore, del sorprendente tedesco Keppler, secondo, di Erik Guay e degli altri protagonisti.
Il vincitore Michael Walchhofer: il miglior Super G che abbia mai corso (inglese)
Sulla vittoria: “E’ stato il miglior Super G che abbia mai disputato. Quando ho tagliato la linea del traguardo, mi aspettavo un buon tempo, ma non mi aspettavo una vittoria”.
Sul Ciaslat: “Sono stato impeccabile nell’uscita dal Ciaslat. Sapevo di aver sciato bene in quel tratto e ho affrontato le porte successive a una elevata velocità. E questo era logicamente un bel segno. In generale ho comunque dovuto “combattere” dalla prima all’ultima porta”.
Sulla neve caduta sul tracciato: "Quando sono sceso la visibilità era ancora buona, mentre la neve caduta aveva influito sulla velocità della pista. Questo ha rappresentato sicuramente uno svantaggio per chi è sceso con i numeri alti. In un’occasione ho perso la linea ideale”.
Sulla discesa di domani: "In Val Gardena, quando sono andato forte in Super G, non sono mai riuscito a ripetermi in discesa. Io spero che il vento possa cambiare. Proverò ad essere tra i più veloci, ma non voglio esagerare. Ora ho raggiunto Ghedina e Klammer, che qui hanno vinto entrambi quattro volte. Sarebbe bellissimo se domani riuscissi a cogliere il mio quinto successo. Ci proverò, ma non dovrò strafare”.
Alla conferenza stampa, Michael Walchhofer ha dichiarato che questa sarà la sua ultima volta in Val Gardena visto che al termine della stagione appenderà gli sci al chiodo.
Stephan Keppler: la gara perfetta (tedesco)
Sulla sua gara: "E’ stata veramente perfetta. Sono andato forte da cima a fondo. Non mi aspettavo di trovarmi tra i primissimi. In Val Gardena mi ero già piazzato una volta ottavo e quello era il mio miglior risultato, prima di oggi. La pista mi piace particolarmente”.
Sul numero di partenza: “Sicuramente il fatto di partire con un numero basso mi ha avvantaggiato. Minuto dopo minuto nevicava sempre di più e quelli che sono scesi dopo il n. 25 hanno avuto sicuramente difficoltà maggiori”.
Sui Mondiali di Garmisch-Partenkirchen. “E’ la nostra pista. Gareggiamo in casa e questo potrebbe essere per noi un bel vantaggio. Ci alleneremo molto su quella pista”.
Erik Guay: sulla Saslong vorrei vincere (inglese)
Sulla sua prestazione. “Mi sentivo bene già al cancelletto di partenza, le energie erano positive. Ho commesso un piccolo errore sul primo muro. Per il resto è filato tutto liscio, ho seguito la traiettoria ideale e ho “aggredito” la pista. La Saslong mi piace molto e la affronto sempre molto volentieri”.
Sui suoi risultati sulla Saslong. “Sono soddisfatto di questo terzo posto. Naturalmente mi piacerebbe vincere, ma in questo momento posso ritenermi soddisfatto di essere salito almeno sul podio”.
Sulla nevicata e la discesa: “La neve caduta ha sicuramente reso più lenta la pista, anche in vista di domani. Questa comunque non è una cattiva notizia, visto che nelle prove cronometrate la pista era decisamente veloce. Mi sento bene in vista della discesa di domani”.
Werner Heel: sono fiducioso per domani (tedesco)
Sulla sua corsa: “Mi sono fatto sorprendere sul Ciaslat, avrei dovuto essere più aggressivo. Purtroppo la visibilità non era buona, quindi non sono andato al massimo e mi è mancata un po’ di velocità per il finale. Tuttavia ritengo la mia prova positiva e sono fiducioso per la discesa di domani: può arrivare un buon risultato”.
Sulla sua condizione: “La stagione è ancora lunga e spero di arrivare alle gare di gennaio al 100% della forma”.
Sull’impatto della neve caduta sulla pista: “Io penso che non abbia inciso più di tanto. Con tutta la neve caduta, per quanto riguarda la gara di domani la linea ideale sarà coperta. Oggi, comunque, ci sono stati altri fattori che hanno condizionato la gara, come la scarsa visibilità: quando si vede poco, è normale che si vada più piano”.
Sull’obiettivo di domani. “Ora vado a riposarmi un po’ e domani spero di riuscire a chiudere tra i primi dieci”.
Benni Raich: Walchhofer irraggiungibile
Sulla sua gara: "All’arrivo ho provato emozioni particolari, perché non sapevo come me l’ero cavata. Comunque sono soddisfatto. Michael è stato estremamente veloce, praticamente inavvicinabile almeno per me, però sono riuscito a stare vicino agli altri. Ho perso centesimi preziosi sul Ciaslat. Quando sono sceso la visibilità era scarsa, ma non credo Michael abbia avuto più vantaggi rispetto a me”.
Carlo Janka: il Ciaslat non è mio "amico”
Sulla sua prova: “Questo finesettimana il Ciaslat non è mio “amico”. Bisogna arrivarci al 100%, altrimenti diventa una battaglia. La stessa cosa si verificherà domani. La visibilità è stata la stessa per tutto e alla fine sono contento di questo ottavo posto. Anche il materiale ha funzionato”.
Sulla linea da seguire: "Era una linea veloce, rallentata però dalla neve fresca che è caduta sulla pista. Questo ha reso la sciata più bella di quanto mi aspettassi dopo la ricognizione ”.
Aksel Lund Svindal: paura durante la caduta
Sulla sua caduta: "Ho visto in televisioni che molti sbagliavano quella curva e così volevo prenderla veloce per concluderla il prima possibile. Purtroppo, complici anche alcuni dossi e la poca luce, ho sbagliato, inclinandomi troppo verso destra”.
Sulla visibilità: “Era buio. Penso che la condizione sia peggiorata dopo che in pista erano già scesi i primi dieci e poi la caduta della neve ha iniziato a farsi più fitta. Se si vuole salire sul podio in questa gara bisogna dare tutto. Io ho rischiato troppo e sono finito fuori”.
Sulle conseguenze della caduta:”Mentre ero in volo ho provato paura, perché sapevo che sarei atterrato dove era duro. Per questo motivo ho cercato di cadere sul fianco, proteggendo la schiena e le ginocchia. Così ho rimediato un paio di lividi…”.
Peter Fill: troppo lento nel tratto centrale
Sulla prova: “Le condizioni erano le stesse per tutti. Nel tratto centrale, vicino alle Gobbe di cammello, non sono riuscito ad affrontare le curve con sufficiente velocità e così sono andato in difficoltà. Per il resto sono abbastanza soddisfatto. Ci ho provato e ho attaccato molto, nonostante sulla Saslong faccia sempre un po’ di fatica”.