La rassegna stampa di sabato
Nonostante condizioni meteo avverse, la 45esima edizione della discesa libera di Coppa si è tenuta regolarmente con la partenza abbassata. Riportiamo i commenti di alcuni media italiani catturati nel web.
“Discesa-thriller a Nyman”, titola il sito web de La Gazzetta dello Sport. Che poi prosegue. “Alla fine, nella discesa di Val Gardena accorciata e soprattutto gonfia di neve e di nebbia, si è imposto un uomo che viene dal passato: l'americano Steven Nyman (pettorale 39) alla seconda vittoria della carriera, esattamente sei anni dopo il suo primo trionfo, guardacaso arrivato proprio in Val Gardena. Steven era popolare come sciupafemmine e modello di biancheria intima e si è imposto in una gara che si è sviluppata in tre atti”.
Ma il sito della “rosea” parla anche di Dominik Paris, il futuro dell’Italjet. “Prima che la gara fosse fermata per la nebbia era in testa Dominik Paris, cioè il futuro della nostra discesa. E’ un giovanotto solidissimo, quadrato, gentile, un bel manzo lo definirebbe Tomba. Alcuni anni fa aveva lasciato tutto ed era andato a lavorare in estate sulle malghe. Nella storia dello sci un altro era andato invece a fare il muratore per dare un senso alla sua vita, si chiama Herman Maier, che è diventato Herminator. Non vogliamo certo fare paragoni, ma questo Paris ha una classe naturale e sa scivolare anche bene sulla neve-moquette, quella che una volta veniva definita neve svizzera”.
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Il Secolo XIX riporta come l’americano Nyman abbia saputo sfruttare al meglio la miglior visibilità. “In una gara-lotteria, la discesa di Coppa del mondo uomini della Val Gardena è stata vinta, approfittando della migliore visibilità, dall’americano Steven Nyman (pettorale 39) in 1.28.82.”
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Fantaski.it sottolinea il bis di Nyman, che prima di oggi in coppa aveva vinto solo sulla Saslong, sei anni fa. La discesa… “ha visto la vittoria dello statunitense Steven Nyman (pettorale 39), guarda a caso già vincitore nel lontano 2006 – unica vittoria per lui in coppa proprio qui sulla Saslong - sul quasi semi sconosciuto sloveno Rok Perko – sceso con il pettorale 35 – quando tutti stavano già festeggiando il podio virtuale formato dai favoriti Guay, Jansrud e Svindal, in un momento in cui le condizioni meteo sono radicalmente cambiate favorendo i pettorali alti”.
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Sorprende il secondo posto dello sloveno Perko. “Un 'carneade' anche al secondo posto, ottenuto dallo sloveno Rok Perko con un ritardo di 19 centesimi dal vincitore”, riporta il sito italiano di Eurosport.
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Come non elogiare il pubblico, ma anche il comitato organizzatore, che ha fatto di tutto per far andare in scena lo spettacolo.
“il pubblico ha stretto i denti e, numeroso e festante, ha atteso l'ingresso in pista dei campioni mondiali della velocità. Un plauso va al comitato organizzatore che dalle prime ore di stamani ha continuato a pulire la pista dalla neve che si stava depositando: un lavoro dietro le quinte, svolto da decine di volontari, senza i quali, oggi, la gara non si sarebbe potuta disputare”, commenta Discoveryalps.it
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