Gianni Marzola: un principe delle nevi ci ha lasciato

Erich Demetz

Se esistesse la nobiltà dello sci, Gianni Marzola sarebbe sicuramente stato un principe illuminato. Pochi hanno saputo vivere, sperimentare e plasmare lo sci da tanti punti di vista come lo ha fatto lui: da atleta, dirigente sportivo, imprenditore di successo e mecenate.

Gianni era però innanzi tutto un uomo di gran generositá e in questo sta paradossalmente anche il suo successo. "Il patrimonio più importante che abbiamo è la nostra gioventù, i nostri bambini devono pertanto sciare gratis", usava ripetere spesso. Infatti, generazioni di giovani sciatori gardenesi ed altoatesini hanno sciato gratuitamente sulle sue piste. Ad amici e conoscenti ha regalato più pass stagionali di quanto altri ne abbiano venduti. "Chi possiede un abbonamento non verrà certamente da solo a sciare, ma porterà la famiglia, amici e conoscenti". Ed, infatti, arrivavano a migliaia. Proprio in questo sta il suo indiscusso successo: nella lungimirante generosità accompagnata da un sano pragmatismo.

Marzola ha sempre dato prova di appassionato attaccamento allo sci agonistico, in primo luogo con attenzione particolare per le necessità degli atleti, ma anche per coloro che realizzano le condizioni perché essi possano competere nel migliore dei modi. Il Saslong Classic Club non è dunque debitore solo per le indimenticabili serate a base di pesce delle sue valli lagunari offerte al Rifugio Comici e che rimarranno nella memoria dei molti invitati, ma soprattutto per la sua disponibilità con prove tangibili di supporto alle gare di Coppa del Mondo in Val Gardena.

Erich Demetz